[Area] Sui rapporti tra attività d’indagine e inchieste parlamentari
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Mer 29 Maggio 2024 13:58:52 CEST
_Sui rapporti tra attività d'indagine e inchieste parlamentari_
Abbiamo appreso, da organi di stampa, che la Commissione parlamentare di
inchiesta sul fenomeno delle Mafie ha richiesto, alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Genova, gli atti del procedimento che
ha condotto, tra l'altro, all'applicazione di una misura custodiale
domiciliare nei confronti del Presidente della Giunta della Regione
Liguria. Abbiamo appreso, inoltre, che la stessa Commissione
parlamentare antimafia ha convocato il Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Genova, affinché riferisca su fatti relativi a
quella stessa, delicata, indagine giudiziaria che risulta essere tuttora
in corso.
Certi che il rispetto reciproco tra le istituzioni coinvolte sarà la
cifra che caratterizzerà lo scambio di informazioni, non è inutile
rammentare che il compito delle Commissioni parlamentari di inchiesta
non è quello di "giudicare", né di sostituirsi alla magistratura,
nell'attività di accertamento dei fatti.
Il potere d'inchiesta parlamentare, per sua fisionomia, ha infatti
natura squisitamente politica, attraverso cui le Camere procedono
all'acquisizione di informazioni, notizie e altri dati utili
all'esercizio delle funzioni proprie del Parlamento, quali sono quella
legislativa e di controllo sull'attività del Governo. Tuttavia, il
potere di inchiesta parlamentare, in ragione della composizione delle
Commissioni parlamentari di inchiesta, è anche esposto al rischio di
essere potenzialmente interpretato come strumento "di parte" e "di
maggioranza". "_L'esclusivo scopo della commissione d'inchiesta _-
secondo le parole offerte dalla Corte costituzionale, con la sentenza n.
231/1975 - _è quello di mettere a disposizione del Parlamento elementi
utili affinché questo possa deliberare la propria linea di condotta sia
promuovendo opportune misure legislative sia invitando il Governo ad
adottare, per quanto di sua competenza, provvedimenti opportuni_". Sulla
stessa linea di equilibrio costituzionale si mosse nel 2019 il
Presidente della Repubblica nel promulgare la legge istitutiva della
Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario,
allorché ricordò che «_è precluso all'organo parlamentare l'accertamento
delle modalità di esercizio della funzione giurisdizionale_».
Siamo fiduciosi che tutti gli attori istituzionali, in uno spirito di
leale collaborazione, sapranno contemperare le esigenze e le prerogative
parlamentari con quelle di autonomia e indipendenza della magistratura.
È infatti indispensabile che si confermi in ogni passaggio istituzionale
- ma anche nella comunicazione mass-mediatica - l'assenza di qualunque
interferenza parlamentare nelle scelte esclusive del pubblico ministero.
Ciò è tanto più necessario oggi, in una contingenza politica in cui alto
è il rischio che gli effetti nefasti della annunciata separazione delle
carriere, incomincino a fare breccia culturale in un'opinione pubblica
persuasa che il pubblico ministero possa essere chiamato a rendere conto
al Parlamento delle sue iniziative giudiziarie.
_L'Esecutivo di Magistratura democratica_
_Leggi sul sito di Magistratura democratica_ [1]
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