[Area] AreaDG _ Un bel ricordo di Nicolò Lipari di Alberto Maria Benedetti
Coordinamento AreaDG
coordinamentoarea a gmail.com
Ven 2 Ago 2024 15:01:44 CEST
[image: image.png]
*Un bel ricordo di Nicolò Lipari*
*di Alberto Maria Benedetti*
Nicolò Lipari è stato uno dei primi civilisti non cinici dell’epoca
moderna; fin dagli anni settanta, la sua idea riformista del diritto traeva
le sue basi dalla preminenza dei valori sul dato positivo, sul nudo testo,
sulla fredda articolazione delle disposizioni e sulla loro connessione
logica.
Lipari (insieme a lui certamente Rodotà) ha cambiato per sempre l’immagine
del diritto civile, il suo metodo, la sua missione.
L’immensa (ma sempre originale) produzione scientifica di Lipari ha seguito
sempre un fil rouge, fino agli scritti degli ultimi anni: i giudici non
sono meri esecutori della «volontà» del legislatore, ma «creano»,
sostanzialmente, il diritto, cercandolo e trovandolo nei valori
costituzionali e nella loro attuazione. Nel suo lavoro, fin dai primi anni
settanta, si può trovare la premessa culturale dell’idea – oggi condivisa
da molti, sebbene non da tutti – secondo cui i giudici, di fronte a un
legislatore costituzionalmente inerte se non resistente, debbano leggere il
diritto in modo conforme alla Costituzione e ai suoi principi, aprendo così
a quella interpretazione costituzionalmente orientata divenuta patrimonio
naturale degli interpreti. Un diritto civile perennemente esposto a
contaminazioni: politiche, sociali, europee, economiche; un diritto civile
aperto, non chiuso di cui la «patrimonialità» non è più il baricentro.
Alla magistratura Lipari ha dedicato grande attenzione guardando ai giudici
non già come meri esecutori di una inafferrabile, e inutile, voluntas del
legislatore, bensì come a liberi interpreti del sociale, dei valori
emergenti, delle istanze (di protezione) provenienti dalla società.
Le idee di Lipari – molto legate a quel cattolicesimo democratico
protagonista degli anni settanta – hanno determinato, sul piano soprattutto
della giurisdizione, un radicale cambiamento di mentalità e di approcci,
affermato da intere generazioni di magistrati formatasi con Lipari e con il
suo magistero.
Le Costituzioni e i loro valori non sono mai scontate, non sono mai
definitive, ma vivono nella sensibilità degli interpreti; la Costituzione –
lo dimostrano i tempi che viviamo – serve a «bloccare» certi valori,
imponendoli anche di fronte a «maggioranze» che, ipoteticamente, se ne
discostino o non ne condividano i contenuti; e i giudici, in questo
contesto, possono dover effettuare scelte di «minoranza», se giustificate
dalla necessità di garantire diritti o valori costituzionalmente fondati,
perché è la Costituzione a rappresentare l’unico punto fermo, l’unica
costante invariabile, di fronte al possibile mutevole contesto dei
mutamenti politico-sociali; e i giudici sono “garanti” di tutti, rispetto a
qualunque “potere” che, nel suo esercizio, voglia attentare.
C’era ancora bisogno di Nicola Lipari e del suo coraggio di sostenere
opinioni controcorrente, in un mondo che sembra oggi divenuta preda di ogni
sorta di squallido estremismo.
Il suo esempio, però, rimarrà nella coscienza di chi continua a credere
nella prevalenza del diritto sulla violenza, sull’individualismo cieco e
sfrenato, sui rapporti di forza.
*Alberto Maria Benedetti professore ordinario presso l’Università di Genova
e già componente Csm*
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20240802/8568d723/attachment-0001.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome: image.png
Tipo: image/png
Dimensione: 70855 bytes
Descrizione: non disponibile
URL: <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20240802/8568d723/attachment-0001.png>
Maggiori informazioni sulla lista
Area