[Area] Medel - Dichiarazione sugli attacchi contro la magistratura italiana

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Ven 25 Ott 2024 17:12:39 CEST


Dichiarazione sugli attacchi contro la magistratura italiana

MEDEL esprime forte preoccupazione per gli attacchi pubblici e la 
campagna mediatica in corso contro la magistratura a seguito delle 
decisioni emesse dalla sezione della protezione internazionale del 
Tribunale di Roma in relazione ai primi casi di applicazione del cd. 
Protocollo Italia-Albania. Tale allarme è aggravato dagli attacchi 
portati, "by naming and shaming", ad uno dei giudici della sezione per 
le posizioni espresse nel dibattito pubblico e nell'impegno associativo 
sul tema dei migranti e dei diritti fondamentali.

Come già chiarito nel comunicato stampa del Presidente della sezione 
competente, sei giudici non hanno convalidato i trattenimenti dei 
migranti in applicazione dei principi enunciati dalla recente pronuncia 
della CGUE del 4 ottobre 2024, emessa a seguito del rinvio pregiudiziale 
proposto dal giudice della Corte di Brno: in particolare, il diniego 
della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi, 
equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane, è stato 
motivato con l'impossibilità di riconoscere come "paesi sicuri" gli 
Stati di provenienza delle persone trattenute e, dunque, con l' assenza 
del presupposto necessario per la procedura di frontiera e per il 
trattenimento delle persone migranti. Le motivazioni delle decisioni 
confermano chiaramente che i giudici hanno richiamato l'applicazione 
vincolante dei principi della Corte di Giustizia e della normativa 
dell'Unione Europea, costituita dalle direttive in materia di 
accoglienza, ritenuta prevalente sul diritto nazionale contrastante 
rispetto al tipo di procedura utilizzata dall'amministrazione statale 
per l'esame delle richieste di protezione internazionale.

A fronte di tali motivazioni e della circostanza che molto chiaro è il 
principio alla base delle stesse, rappresentato dal primato inderogabile 
del diritto dell'Unione Europea, l'accusa ai magistrati di aver 
sconfinato dai loro poteri e di aver agito per finalità di opposizione 
politica al governo, rappresenta un attacco molto grave all' 
indipendenza della magistratura nonché al principio stesso di 
separazione dei poteri.

Le esperienze di regressione dello stato di diritto vissute in questi 
anni in Europa, come quella della Polonia, ci hanno dimostrato come 
mettere in discussione il ruolo dei giudici nazionali nell'applicare il 
diritto dell'Unione e farne valere il primato, rappresenti un grave 
rischio per la tenuta di tutto il sistema legale e di tutela 
giurisdizionale dei diritti fondamentali su cui si fonda l'Unione 
Europea.

Nell'esprimere sostegno e solidarietà ai magistrati oggetto degli 
attacchi in corso, MEDEL riafferma che il rispetto della separazione dei 
poteri e dei principi dello stato di diritto, pilastri della democrazia, 
esige:
che la critica alle decisioni dei giudici, specie se portate da autorità 
pubbliche ed esponenti del governo o delle istituzioni, non diventi mai 
pericolosa delegittimazione della loro funzione, con l'accusa 
strumentale di parzialità o di abuso del proprio potere per finalità 
politiche;

che gli altri poteri dello stato rispettino la funzione costituzionale 
dei giudici, che è quella di essere sempre garanti imparziali dei 
diritti fondamentali di tutte le persone, applicando le norme primarie e 
le fonti sovraordinate a quelle nazionali;

che le autorità nazionali rispettino il ruolo che i giudici svolgono in 
quanto giudici "europei", chiamati a garantire l'applicazione effettiva 
ed uniforme del diritto dell'Unione nonché la sua prevalenza su quello 
nazionale difforme;

che l'indipendente esercizio delle funzioni giudiziarie non sia messo a 
rischio da attacchi portati ai singoli magistrati e alle loro decisioni 
perché ritenute non in linea con le scelte fatte da qualsivoglia 
maggioranza politica, o da improprie pressioni ed influenze, esercitate 
con attacchi diretti ai singoli magistrati e con campagne mediatiche 
mirate sulla loro persona;

che sia rispettato il diritto di parola dei magistrati e delle loro 
associazioni giudiziarie, messo a rischio dall'utilizzo strumentale ed 
improprio della loro partecipazione al pubblico dibattito sullo stato di 
diritto e sui diritti fondamentali.

_24 Ottobre 2024_

_Leggi sul sito di Medel_ [1]

Links:
------
[1] 
https://medelnet.eu/statement-on-the-recent-attacks-on-the-italian-judiciary-2/
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