[Area] Zaccaro (AreaDG) al 'Foglio': l’assoluzione non deve essere vista con un fallimento professionale del pm
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Gio 14 Nov 2024 10:21:42 CET
*Zaccaro (AreaDG) al 'Foglio': l’assoluzione non deve essere vista con un
fallimento professionale del pm *Testo
Caro direttore
il Foglio si chiede quale cittadino si farebbe operare da un medico che
fallisce due interventi chirurgici su tre e poi si lamenta che invece
venga valutato dal CSM positivamente un P.M. la cui indagini per due terzi
finiscono con l’assoluzione.
Una metafora oramai tanto abusata, quanto strampalata.
Un medico, od un avvocato, sono liberi professionisti, scelti dai loro
clienti per conseguire un risultato.
Il medico si allea con il suo paziente contro la malattia, per sconfiggere
con ogni mezzo la malattia. L’avvocato si allea con il suo cliente per
sconfiggere la controparte, per vincere con ogni mezzo lecito la causa.
Ai magistrati spetta, invece, il compito di applicare la legge, di tutelare
i diritti e le garanzie dei cittadini in un processo. Non si alleano con
nessuna delle parti in conflitto e non sono tenuti a raggiungere un
risultato ma ad applicare regole e garantire diritti.
Anzi i tanti casi in cui i magistrati giudicanti assolvono, rigettando le
richieste dei magistrati requirenti dimostrano che i primi non sono proni
ai secondi, svelando l’infondatezza dei motivi a fondamento della richiesta
di separazione delle carriere.
Certamente il tema della valutazione è decisivo perché la legittimazione
della giurisdizione risiede proprio nella professionalità dei magistrati e
non nella investitura popolare, come invece per gli altri due poteri dello
Stato. Per questo, ben venga un Foglio liberale e garantista che indaghi
come il CSM si occupi di questi temi e tante ne potremmo raccontare! Non
mi sfugge che nell’articolo i si concentra, non sui magistrati tutti, ma
solo sul P.M., vero assillo di chi si occupa di giustizia. Ci si preoccupa
che venga valutato positivamente anche se due volte su tre le sue indagini
finiscono con un’assoluzione. Ed ancora mi stupisce che venga tradita
l’anima garantista del Foglio. Si vorrebbe valutare positivamente solo un
P.M. che “vince” le cause? Un P.M. che a qualsiasi costo cerca di ottenere
una condanna anche quando il dibattimento (che è il luogo dove si accertano
i fatti e le colpe) non la consente? Oggi, un processo giusto che finisce
con l’assoluzione non è un fallimento professionale del P.M.
Se, invece, si vuole togliere il P.M. dalla giurisdizione e farne il
persecutore di indagati ed imputati, allora si che un’assoluzione sarebbe
una sua sconfitta.
Ma sarebbe ancora prima una sconfitta per i diritti e le garanzie dei
cittadini indagati ed imputati, che - mi sembra di avere capito - stanno a
cuore tanto a me quanto al Foglio
Giovanni Zaccaro
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