[Area] I PUNTI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DELLA LISTA n. 1 “Area Democratica per la Giustizia” ELEZIONI del CDC dell’ANM del 26-27-28 gennaio 2025
Coordinamento AreaDG
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Mer 15 Gen 2025 07:51:30 CET
Nell’illustrare il programma che come candidati di Area Democratica per la
Giustizia ci impegniamo a realizzare nel prossimo quadriennio e sulla base
del quale chiediamo il sostegno dei colleghi, crediamo che sia importante
anche dare conto degli obiettivi che l’ANM a guida AreaDG ha raggiunto in
questi ultimi quattro anni, soprattutto grazie all’autorevole presidenza di
Giuseppe Santalucia, la cui determinazione e fermezza sono state decisive
nel rilanciare l’attività dell’ANM, la cui vitalità si è manifestata in
modo evidente in occasione del congresso di Palermo e della recente
assemblea generale del 15 dicembre, nelle cui mozioni finali ci
riconosciamo pienamente e per la cui completa attuazione ci impegniamo con
determinazione. Quella stessa determinazione e fermezza con cui abbiamo sin
qui difeso le prerogative della magistratura italiana e che, in piena
continuità con il lavoro mirabilmente svolto negli ultimi quattro anni
dalla presidenza Santalucia, mettiamo nuovamente a disposizione della “casa
comune” di tutti i magistrati italiani.
In questa prospettiva e nella consapevolezza che il magistrato vive in una
società della cui continua evoluzione deve farsi interprete alla luce dei
valori costituzionali, ci impegniamo sui seguenti punti programmatici:
1. A difesa dell’UNITÀ DELLA GIURISDIZIONE e dell’attuale assetto
costituzionale
L’impegno mantenuto: I quattro anni appena trascorsi hanno visto l’ANM a
guida AreaDG costantemente impegnata nel contrastare con determinazione
qualsiasi tentativo di indebolimento dell’ordine giudiziario e di rottura
della sua unità. Lo abbiamo fatto elaborando proposte concrete frutto del
dialogo con l’avvocatura, l’accademia e la società civile, e spiegando che
le riforme annunciate non serviranno a rendere il servizio che rendiamo ai
cittadini né più veloce né più giusto, ma al contrario produrranno un
indebolimento delle garanzie e dei diritti dei cittadini.
Lo scenario attuale: In questi giorni è in discussione in Parlamento una
riforma costituzionale il cui obiettivo è quello di stravolgere l’assetto
costituzionale per riscrivere il modello di democrazia consegnatoci dai
padri costituenti. Separazione delle carriere con connessa formazione di
due CSM distinti per giudici e pubblici ministeri, il cui precipitato è
rappresentato dall’inevitabile sottoposizione delle Procure della
Repubblica al controllo del Governo; una giustizia disciplinare affidata ad
un’Alta Corte composta solo da magistrati di legittimità e da
rappresentanti della politica; l’introduzione surrettizia della “carriera”
e il tentativo di svuotare di senso il principio secondo il quale i
magistrati si distinguono solo per le funzioni che esercitano;
l'indicazione del sorteggio temperato per la selezione dei componenti dei
due CSM; nonché la già realizzata introduzione dei test-psicoattitudinali
quale strumento di selezione potenzialmente discrezionale dei futuri
magistrati; sono solo alcune delle sfide su cui la prossima ANM sarà
chiamata a proseguire il lavoro iniziato in questi ultimi anni.
Il nostro impegno per il prossimo CDC: I prossimi quattro anni saranno
decisivi per il futuro della giurisdizione e della sua autonomia e
indipendenza. Come candidati di AreaDG siamo assolutamente consapevoli
della necessità di dover compiere ogni sforzo per garantire che l’ANM
continui ad essere un interlocutore forte e autorevole di un Governo che,
invece, sembra refrattario a qualsiasi forma di confronto e che
preferirebbe un’ANM silente e accondiscendente. Dobbiamo perciò impegnarci
tutti affinché la prossima ANM sia politicamente in grado di contrastare
iniziative legislative che potrebbero segnare la fine dell’attuale modello
di giurisdizione, che è l’unico in grado di preservare il modello
costituzionale fondato sulla separazione dei poteri e di assicurare
l’effettivo rispetto del principio cardine dell’uguaglianza di tutti i
cittadini davanti alla legge (anche assicurando il pieno diritto di
elettorato passivo di tutti i magistrati per il CSM, unica garanzia per una
sua effettiva rappresentatività). In quest’ottica ci impegniamo a dare
piena attuazione al deliberato dell’assemblea generale del 15 dicembre
2024, avviando immediatamente una mobilitazione culturale e una
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui pericoli di questa riforma,
promuovendo l’istituzione di un comitato operativo a difesa della
Costituzione aperto all’avvocatura, all’università e alla società civile,
anche in vista di una possibile consultazione referendaria, organizzando
una o più manifestazioni nazionali e stimolando le GES ad organizzare
iniziative comuni su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare
l’opinione pubblica sui pericoli della riforma. (segue...)
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