[Area] Md aderisce al Comitato per la difesa della Corte penale internazionale e dell’Onu

md a magistraturademocratica.it md a magistraturademocratica.it
Sab 15 Feb 2025 10:26:51 CET


__

_L'adesione di Magistratura democratica al Comitato per la difesa della 
Corte Penale Internazionale e dell'Onu_

È evidente a tutti che è in corso un grave attacco politico al diritto e 
alla giustizia internazionale, e agli organismi internazionali ai quali 
è stato affidato, dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale, il 
compito di difenderli e di attuarli.

A questa strategia di attacco risponde l'adozione di misure 
sanzionatorie da parte del Presidente degli Stati Uniti contro la Corte 
Penale Internazionale, i suoi funzionari e il suo personale, e contro 
coloro che cooperano con essa in conformità con lo Statuto di Roma. 
Misure che si muovono sulla falsariga della incriminazione emessa dal 
Comitato investigativo della Federazione Russa nei confronti dei giudici 
e del procuratore della Corte penale Internazionale in seguito 
all'emissione,  il 17 marzo 2023,  di un mandato di arresto nei 
confronti (anche) del presidente Putin,  per la deportazione di  bambini 
ucraini durante il conflitto russo-ucraino.

Lo  stato di diritto internazionale, che ha il proprio cuore nel sistema 
delle Nazioni Unite e nei diritti umani, è soggetto a un forte tentativo 
di delegittimazione,  che punta alla  neutralizzazione dello stesso 
ordinamento internazionale,  sotto la spinta incontenibile di Stati che 
tornano ad avere ambizioni imperiali.

Con sempre maggior frequenza, gli Stati-nazione pretendono di esercitare 
‒ al loro interno così come gli uni contro gli altri ‒ un potere senza 
limiti, con l'appoggio dell'élite mondiale dell'intelligenza 
artificiale, che utilizza, al di fuori di qualsiasi regola, sistemi 
informativi ormai diffusi capillarmente su tutto il pianeta, per 
orientare le idee e le condotte di popoli e persone, conformemente a 
questi interessi neoimperiali.

Sotto la falsa illusione dell'evoluzione digitale, si corre il rischio 
di tornare a uno stato di guerra permanente tra imperi, ai genocidi, 
alle deportazioni e ai campi di concentramento, uccidendo l'autentica 
umanità della specie. Ed è proprio il valore della vita e la dignità di 
ogni persona che si è cercato di far vivere nel discorso dei diritti 
umani e negli organismi internazionali di cooperazione e di promozione 
della pace e della democrazia.

Ne abbiamo avuto una drammatica dimostrazione in Italia, con il caso 
Almasri, nel quale lo Stato italiano ha violato una legge dello Stato, 
la n. 237 del 2012, e, contravvenendo all'obbligo di cooperazione con la 
Corte penale internazionale, ha fatto scarcerare un imputato raggiunto 
da mandato d'arresto della Corte per crimini contro l'umanità, tortura, 
omicidio e stupro di bambini che è accusato di aver commesso nel carcere 
libico di Mitiga, e lo ha fatto riaccompagnare in Libia su un volo di 
Stato;  e ha poi anche rivendicato, per il tramite del ministro della 
Giustizia, questa condotta, contraria alla legalità internazionale, 
scagliando anzi  un violento attacco alla giurisdizione e 
all'autorevolezza della Corte.

In modo sempre più trasversale vengono messi in discussione i meccanismi 
democratici  di contrappeso e  di controllo, interni ed esterni ai 
sistemi nazionali, e si coltiva l'ambizione di ridurre le magistrature - 
nazionali e internazionali - a uffici burocratici di esecuzione degli 
atti politici dei governi. Si rischia di tornare a legittimare 
l'oppressione e la forza cieca come tratto distintivo dell'umanità.

Le conseguenze a cui l'umanità andrà incontro, se questo processo di 
delegittimazione e di riaffermazione della forza degli imperi ‒ che 
procede per acclamazione di folle condizionate dall'intelligenza 
artificiale ‒   non dovesse fermarsi, sarebbero potenzialmente 
drammatiche.

La comunità dei giuristi che, di generazione in generazione, ha 
lentamente costruito, dalla fine della Guerra Mondiale a oggi, con 
moltissime difficoltà e non senza importanti sacrifici, un sistema 
giuridico multilaterale, che ha il suo fondamento nelle Costituzioni 
democratiche post-belliche, nel mutuo riconoscimento dei diritti umani e 
nella cooperazione interstatale, non può restare inerte di fronte a 
questo rischio enorme.

Come giustamente riporta il documento fondativo del Comitato nazionale 
per la difesa della Corte Penale Internazionale e dell'Onu, promosso 
dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, l'alternativa 
alla Corte Penale Internazionale, all'Onu e al sistema multilaterale 
democratico è la legge del più forte, il dominio dell'illegalità, 
dell'arbitrio e dell'impunità, la violazione sistematica dei 
fondamentali diritti umani, delle libertà e della democrazia.

Magistratura democratica per questo aderisce con convinzione al Comitato 
per la difesa della Corte Penale Internazionale e dell'Onu, nella 
speranza che anche questo serva a riportare al centro del discorso 
pubblico la priorità che deve assumere la ferma tutela dei diritti umani 
rispetto al perseguimento di miopi nazionalismi.

_L'Esecutivo di Magistratura democratica_

_Leggi sul sito di Magistratura democratica_ [1]

Links:
------
[1] 
https://www.magistraturademocratica.it/articolo/l-adesione-di-magistratura-democratica-al-comitato-per-la-difesa-della-corte-penale-internazionale-e-dell-onu
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20250215/ea807f50/attachment-0001.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        MD_rosso_serif_bianco.png
Tipo:        image/png
Dimensione:  32593 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/pipermail/area_areaperta.it/attachments/20250215/ea807f50/attachment-0001.png>


Maggiori informazioni sulla lista Area