[Area] Md e Antigone chiedono la chiusura della Casa Circondariale di Sollicciano

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Ven 28 Mar 2025 17:21:53 CET


_Md e Antigone chiedono la chiusura della Casa Circondariale di 
Sollicciano_

Magistratura democratica è tornata a visitare le condizioni di 
detenzione all'interno della Casa Circondariale di Sollicciano e le ha 
trovate drammaticamente peggiorate.

Era il novembre del 2022 quando, oltre ad un sovraffollamento superiore 
alla media nazionale, venivano segnalati lo stato di degrado delle 
celle, le infiltrazioni di acqua, le frequenti interruzioni di acqua 
calda nelle docce comuni e del riscaldamento, la presenza diffusa di 
cimici e parassiti nei letti, l'inagibilità di molti spazi comuni, 
l'impossibilità di seguire un adeguato trattamento risocializzante per 
mancanza di operatori, la difficoltà della polizia penitenziaria a 
supplire alla carenza di figure professionali specializzate.

Oggi, a poco più di due anni di distanza, è difficile descrivere, con le 
sole parole, la condizione di degrado raggiunta dalla struttura, dagli 
spazi destinati all'area di trattamento della salute mentale (ATSM), 
all'area di transito e accoglienza, a molte delle camere di detenzione. 
Non si tratta più di trascorrere il tempo in uno spazio ridotto o di non 
poter usufruire di un programma teso alla risocializzazione a causa del 
sovraffollamento, come ormai accade alla maggior parte dei luoghi di 
detenzione italiani. A Sollicciano si tratta di essere costretti a 
sopravvivere adattandosi a condizioni di vita inumane che non 
corrispondono al senso di umanità della pena richiesto dall'art. 27 
comma 3 della Costituzione.

La struttura degli edifici che ospitano le sezioni e lo stato di degrado 
dell'intero impianto idrico sono tali che le continue infiltrazioni di 
acqua piovana e di acqua dispersa hanno cosparso di muffa intere pareti 
e provocano continui sversamenti di acqua dai soffitti e dai terrazzi, 
che allagano i pavimenti e obbligano i ristretti a vivere nell'umidità, 
se non proprio nell'acqua. I servizi igienici delle celle (dove spesso 
vengono ricavati spazi dispensa) oltre ad essere coperti di macchie di 
muffa, sono privi di copertura della tazza e di cassa di scarico, tanto 
che le persone detenute devono utilizzare un tubo di fortuna attaccato 
al lavandino. Sempre a causa delle infiltrazioni di acqua e' saltato 
l'impianto elettrico di alcune celle e le persone detenute devono stare 
al buio.

Le cimici continuano ad infestare i materassi.

La sezione dedicata al transito dei nuovi ingressi è scarsamente 
illuminata e, a causa del sovraffollamento, vi permangono detenuti anche 
per alcuni mesi senza godere del regime di celle aperte. La sezione ATSM 
ha gli spazi di attività trattamentale allagati e le persone detenute 
trascorrono gran parte del tempo in cella sedati senza una concreta 
prospettiva di presa in carico esterna.

Il senso di precarietà ha una forte ricaduta sull'equilibrio psichico 
delle persone detenute con il conseguente aumento di richieste di 
prescrizione di psicofarmaci e di atti autolesivi e con l'aumento di 
casi di illecita introduzione di stupefacenti (l'ultimo decesso di un 
detenuto avvenuto il 13 marzo è stato per overdose). La forzata 
convivenza in spazi angusti e malsani è causa di intemperanze, litigi, 
proteste, aggressioni, con pericolo per la incolumità e sicurezza dei 
detenuti, del personale di vigilanza e degli operatori.

Le criticità strutturali e igienico-sanitarie incidono sul lavoro 
quotidiano della polizia penitenziaria, costretta al pari dei detenuti a 
vivere un ambiente insalubre e a moltiplicare gli sforzi di attenzione 
alla sicurezza e di supplenza emotiva.

Le criticità strutturali impediscono, di fatto, attività seriamente 
risocializzanti svilendo e umiliando il lavoro delle figure 
professionali che operano all'interno dell'istituto.

E' quasi impossibile riportare con le parole quello che gli occhi 
vedono: per questo è importante, e risponde ai più elementari princìpi 
del diritto di cronaca, che le immagini raccolte nel corso delle 
ispezioni possano essere diffuse o che il DAP consenta alla stampa, nel 
rispetto della privacy, di riprendere lo stato delle celle e della 
struttura.

I lavori di manutenzione straordinaria su facciate e tetti e di 
rifacimento dell'impianto idrico sanitario finanziati per oltre sette 
milioni di euro nel 2022 sono sospesi dal febbraio 2023 a causa di 
contestazione di vizi nell'esecuzione dell'appalto. L'Ufficio Igiene 
Pubblica e dell'AUSL Toscana centro in data 14.03.25 ha effettuato 
un'ispezione dei luoghi e ha relazionato alla direzione dell'Istituto, 
al Presidente della Regione, al Sindaco di Firenze, al Magistrato di 
Sorveglianza e al Garante dei diritti delle persone provate della 
libertà personale di Firenze, rilevando l'inadeguatezza delle condizioni 
igienico-sanitarie di undici celle e dei locali comuni del reparto ATSM.

La Casa circondariale di Sollicciano non è oggi in condizione di 
rimanere aperta. Non è più in gioco solo la possibilità di poter 
disporre di possibilità di recupero, sono in gioco valori di salute e 
dignità delle persone che la detenzione non può cancellare. Le persone 
ristrette a Sollicciano, in attesa di giudizio o in esecuzione pena, 
sono obbligate a vivere in condizioni non umane. Lo Stato, al quale la 
Costituzione affida il loro recupero sociale non è in grado di garantire 
il minimo di condizioni di vita corrispondenti al senso di umanità. 
L'intera comunità non può restare indifferente alla presenza di luoghi 
che cadono sotto la responsabilità delle proprie istituzioni in cui non 
trovino rispetto i più elementari diritti umani.

Per questo la Sezione Toscana di Magistratura democratica, unendosi alle 
denunce di Antigone che l'ha accompagnata nella visita, chiede:

a) che siano rese pubblicabili le immagini che, nel rispetto della 
privacy e delle esigenze di sicurezza, ritraggono le condizioni delle 
celle e degli spazi comuni ammalorati della Casa Circondariale di 
Sollicciano

b) che sia consentito l'ingresso della stampa;

c) che le istituzioni del territorio si rechino in visita a Sollicciano 
per verificare di persona, e non sulla base del nostro racconto, 
l'inagibilità e la non abitabilità degli spazi, adottando poi le 
iniziative di competenza, fossero anche solo di denuncia e 
sensibilizzazione

d) che venga attivato dal DAP un piano di ricollocazione dei detenuti e 
di chiusura totale o parziale delle sezioni in modo da consentire la 
realizzazione dei lavori di manutenzione e ristrutturazione già 
deliberati e finanziati.

Firenze, 21 marzo 2025

_La sezione Toscana di Magistratura democratica_

Leggi e scarica la lettera indirizzata al Presidente della Regione 
Toscana, alla Sindaca di Firenze e al Capo del Dipartimento 
dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia [1]

Leggi sul sito di Magistratura democratica [2]

Links:
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[1] 
https://www.magistraturademocratica.it/wp-content/uploads/2025/03/lettera.pdf
[2] https://www.magistraturademocratica.it/articolo/sollicciano/
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