Le elezioni del Cdc dell'Anm hanno confermato
ancora una volta la forza e la fortissima adesione dei magistrati
all'associazionismo, con una partecipazione al voto passata da 6768 a
7359 voti che copre oltre l'80% di tutti i magistrati in servizio.

L'esito delle elezioni premia l'area che maggiormente si è battuta per
una difesa intransigente dei principi di indipendenza e autonomia: gli
unici gruppi che aumentano in numero di voti sono:

Magistratura Democratica ( + 117 voti)
Movimento per la Giustizia ( + 230 voti e + 1
seggio)
Articolo 3 ( che guadagna ex novo 355 voti e ottiene due
seggi)

In questo contesto il dato generale di Magistratura Democratica con la
conferma del 27 % dei voti e significative affermazioni a Roma, Milano
ed in Cassazione, rappresenta un indubbio successo che non può che
rafforzare la prospettiva di alleanza già costruita in occasione delle
elezioni per il Csm.

La linea dell'attuale giunta viene confermata e significativo è il
risultato di Edmondo Bruti Liberati, magistrato pi votato in assoluto
in Italia, che raggiunge 988 preferenze.

Dalle elezioni esce una Associazione forte con il consenso dei colleghi
che potrà unitariamente, ma sulla base di opzioni chiare, difendere la
giurisdizione, opporsi alle controriforme ed essere capace di proposte
in positivo per una reale efficienza del servizio giustizia.