La guerra in Jugoslavia e nel Kosovo, terribile come tutte le guerre, occupa la scena politica e mediatica. E' difficile ragionare mentre cadono le bombe e si consuma l'esodo dolente e drammatico di un intero popolo. Ma, nonostante il coro che invita a tacere e obbedire, occorre farlo; soprattutto, deve farlo chi, in maggiore o minor misura, è custode di una Costituzione che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (art. 11, comma 1, prima parte).