L'assemblea nazionale di "Magistratura democratica" riunita a Bologna il 30 novembre 1969, di fronte ai ripetuti recenti casi che hanno messo in pericolo in vario modo la libertà costituzionale di manifestazione e diffusione del pensiero e hanno provocato allarme ed apprensione nell'opinione pubblica e nella stampa, la quale ultima ha giustamente rilevato che i provvedimenti adottati hanno creato un clima di intimidazione particolarmente pesante verso determinati settori politici ai quali sono perciò negate quelle libertà; esprime la propria profonda preoccupazione di fronte a quello che non può apparire che come un disegno sistematico operante con vari strumenti e a diversi livelli, teso a impedire a taluni la libertà di opinione, e come grave sintomo di arretramento della società civile; chiede che i poteri dello Stato, ciascuno nell'ambito delle proprie attribuzioni, si impegnino con decisione per rimuovere le origini di tale fenomeno, mediante riforme legislative (abrogazione dei reati politici di opinione) e cambiamento di indirizzo dell'azione svolta, con particolare riguardo all'attività di vigilanza della pubblica sicurezza sull'esercizio delle tipografie; chiede che l'associazione nazionale magistrati indica, nel pi breve tempo possibile, un convegno nazionale per dibattere i temi di questo ordine del giorno.