E' la legge che consente al Consiglio di fornire pareri, che rappresentano contributi tecnici di esperti che hanno sperimentato le norme sul campo; contributi che in qualsiasi altro Paese sarebbero apprezzati e tenuti da conto. Le accuse al Csm di essere diventato un organo politico sono risibili: altrettanto allora bisognerebbe dire dei professori di diritto penale e delle associazioni di avvocati che si sono pronunciati nel medesimo senso. La realtà è che a fronte di norme che raccolgono la pressochè unanime condanna degli operatori si vuole il silenzio. Silenzio incompatibile con la democrazia. La realtà è che siamo giunti ad un punto in cui la maggioranza politica vuole distruggere la giurisdizione, come luogo di affermazione imparziale ed indipendente dei diritti di ogni cittadino. Appellarsi al bon ton istituzionale di Ministri come Castelli e Calderoli si scontra con la realtà di ogni giorno.
Il Csm va apprezzato per quanto ha fatto e deve rafforzare il suo ruolo e la sua credibilità anzitutto migliorando il proprio funzionamento, peggiorato ( ricordiamo) proprio dalla legge sbagliata varata da questa maggioranza parlamentare che ha ridotto il numero di componenti, e facendo propri e dando risposta in positivo al monito del Presidente Ciampi, monito condiviso e sentito da tutti i magistrati.