Verso il referendum:
La procreazione assistita, una battaglia di civiltà
Milano 29 aprile 2005 ore 14,30
Palazzo Turati - sala Conferenze
via Meravigli 9/b
incontro promosso dalla Fondazione Malagugini
Interveranno:
Bianca La Monica - presidente di sezione del tribunale di Milano
Carlo Flamigni - docente università di Bologna
Patrizia Borsellino - docente università di Como
Armando Massarenti - giornalista il Sole 24 ore
Anna Rollier - docente università di Milano
Elisabetta Chelo - ginecologa
Roberto Satolli - medico giornalista
Marzia Barbera - docente università di Brescia
Moderatore:
Carlo Smuraglia
Dalla legge 40, è stato detto, viene ferita la stessa laicità dello Stato, colpita a morte la ricerca, compresso il diritto delle donne a disporre liberamente del proprio corpo e frustrato il desiderio di maternità e paternità; il tutto in un contesto nel quale vengono posti in discussione alcuni fondamentali diritti, che non riguardano solo le donne ma tutti i cittadini.
Come ha scritto Stefano Rotodà "il prevalere di un astratto furore ideologico impone crudeli vincoli alla pi intima e creativa delle scelte"; e come tanti hanno affermato in questo periodo, i limiti frapposti alla libertà di ricerca hanno un fortissimo sapore di oscurantismo.
Come reagire a tutto questo?
L'occasione è fornita dal referendum su cui saremo chiamati ad esprimere il nostro voto fra poche settimane: un referendum che - non essendo stato ammesso il quesito relativo all'abrogazione dell'intera legge - è finalizzato a correggerne almeno le pi rilevanti storture.
L'esigenza fondamentale, in questo momento, è quella di informare tutti i cittadini della reale posta in gioco, battendo in breccia pregiudizi e convinzioni astratte e non documentate e diffondendo la convinzione che quella da affrontare è una battaglia di civiltà.
A questo è finalizzato il convegno promosso dalla fondazione Malagugini, che intende contribuire - attraverso l'informazione, l'approfondimento e la discussione - alla creazione dei presupposti per una manifestazione di voto diffusa e consapevole sui quattro quesiti referendari ammessi dalla Corte Costituzionale.
A questo scopo sono state invitate, ed hanno aderito, persone di indiscussa professionalità, di grande esperienza e di elevato livello culturale, impegnate in vari settori, dalla ginecologia al diritto, alla filosofia, alla bioetica, fino al giornalismo pi consapevole ed attento.