E' dalla sesta consiliatura (1981-1986) che Magistratura democratica
documenta, nel proprio notiziario, l'attività del Consiglio
superiore della magistratura. Così è accaduto anche nel quadriennio
che sta per chiudersi, nel corso del quale, accanto alla
documentazione cartacea, è stata realizzata, a cura degli eletti di
Md, una mailing list denominata "Tempo reale", per informare
rapidamente delle questioni pi importanti. Non poteva mancare,
dunque, il notiziario di fine consiliatura, che raccoglie le vicende
pi significative del periodo 2001- maggio 2002, seppur in
modo sintetico (dando per note le questioni o le prese di posizione
di cui maggiormente si è detto sulla mailing list).
Le nostre cronache consiliari si propongono di evidenziare,
con la descrizione di fatti e atteggiamenti, quale è stato, sulle varie
questioni e nelle specifiche vicende, il comportamento concreto
delle diverse componenti, sia di nomina parlamentare sia
rappresentative del pluralismo della magistratura.
E' - crediamo - un fatto di democrazia e di responsabilità nei
confronti dei colleghi. I programmi elettorali infatti, quelli di
questi giorni come quelli di ieri, sono certamente importanti
(perch propongono impostazioni culturali diverse) ma non bastano.
Troppo spesso essi contengono affermazioni di principio,
tanto generiche quanto ovvie, a cui si affiancano impegni dei
quali ci si dimentica con sconcertante rapidità. Per questo i consuntivi
sono pi importanti dei programmi (o meglio, servono a
dare attendibilità e affidabilità ai programmi).
Ai colleghi affidiamo, dunque, il consuntivo di quest'ultimo
scorcio di legislatura, ricco di vicende (dal cedimento del Csm al
ministro su Olaf e Eurojust al "caso Cordova", dalla nomina del Procuratore della Repubblica di Monza all'incredibile apertura
di pratica ex art.2 legge guarentigie nei confronti dei giudici milanesi
rei di aver sollevato incidenti costituzionalità sulla legge
Turco-Napolitano) utili a mostrare chi e come ha difeso l'indipendenza
della magistratura e chi e come ha cercato di rinnovarne
un autogoverno tuttora troppo spesso clientelare e corporativo.Le elezioni per il nuovo Consiglio sono alle porte. Nel rassegnare
ai colleghi il rendiconto dell'attività passata assumiamo,
per il futuro, un impegno analogo: continueremo anche durante
la prossima consiliatura in questa attività di informazione periodica
e dettagliata (sia su cartaceo che sulla mailing list), cercando
di essere pi tempestivi e completi.
In un periodo che si preannuncia particolarmente complicato
e difficile e in cui sono in gioco il ruolo della giurisdizione e l'indipendenza
della magistratura spetta al Consiglio un compito decisivo:
è bene che i magistrati sappiano come viene esercitato.
maggio 2002
Magistratura democratica