QUALITA' DELLA GIUSTIZIA E CONDIZIONI DI LAVORO DEI MAGISTRATI

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La disomogeneità e la onerosità dei carichi di lavoro dei magistrati, che in molti uffici superano i limiti della sostenibilità, incide sulla qualità della risposta di giustizia non meno che sulla qualità delle condizioni di lavoro dei singoli giudici e p.m.. L'insoddisfazione dei cittadini rispetto al sistema giustizia non cessa di crescere. Vi è il rischio di frustrazione e demotivazione dei magistrati, che da un lato non vedono il loro impegno tradursi in risultati concretamente percepibili dagli utenti di giustizia e dall'altro si sentono ingiustamente soggetti al rischio di procedimenti disciplinari per ritardi oggettivi che non sono loro ascrivibili.

La differenza di capacità di risposta degli uffici giudiziari, al di là delle diverse oggettive ragioni, non è compresa dai cittadini e anche da molti operatori; provoca diffidenza e viene strumentalmente utilizzata per dipingere i magistrati come inefficienti e corporativi.

La gravità della situazione, che deriva da cause molto diverse tra loro, impone una forte reazione da parte di tutta la magistratura; tale reazione, per essere efficace, deve essere all'altezza della complessità e della serietà della questione. Occorre sicuramente migliorare l'organizzazione degli uffici giudiziari e la formazione delle piante organiche.

Ma da subito bisogna avviare anche un processo che dia concretezza a queste giuste indicazioni di percorso, individuando lo strumento necessario nella responsabilizzazione dei dirigenti e degli uffici del ministero e affidando all'autogoverno il compito di dar corso alle necessarie iniziative.

Il CSM sta dando esecuzione all'art. 11 del DLGS 5.4.2006 n.160 con la delibera del 23 settembre 2008 per la definizione degli standard di definizione dei procedimenti ed anche per questo occorre attrezzare gli uffici e l'autogoverno nelle sue diverse istanze perché il contesto nel quale gli standard opereranno sia monitorato in via permanente.

MD auspica che il CSM

a) acquisisca velocemente i dati di ogni singolo ufficio, scorporati per sezione e/o gruppo di lavoro, relativi a sopravvenienze annue, carico annuo, numero di provvedimenti emessi su base annuale, numero di udienze e durata media dei procedimenti, numero di magistrati addetti, utilizzando anche il lavoro in corso da parte delle Commissioni flussi dei Consigli giudiziari,

b) acquisisca, per ogni ufficio, sezione e gruppo di lavoro, una succinta relazione del dirigente nella quale si indichino con chiarezza, in funzione della qualità del servizio, le criticità riferibili al rapporto carico di lavoro/risorse disponibili e l'entità dell'eventuale sovraccarico; qualora il carico effettivo risulti sensibilmente superiore a quello ragionevolmente sostenibile e non equamente ripartito, il dirigente dovrà precisare in che modo si sia adoperato od intenda adoperarsi per farvi fronte nell'interesse dei cittadini e dei magistrati dell'ufficio, indicando anche eventuali esperienze virtuose o comunque efficaci, suscettibili di estensione,

c) consideri la mancata risposta del dirigente in ordine alla richiesta di dati ovvero in ordine alle valutazioni indicate, al pari della risposta solo apparente, come elemento di cui tenere conto in negativo ai fini delle successive valutazioni del dirigente stesso al momento del giudizio di conferma quadriennale,

d) immetta i dati e le relazioni in apposita area del sito COSMAG entro il prossimo mese di marzo;

e) fissi, prima dell'esame delle prossime proposte tabellari (2009-2011), una sessione straordinaria della VII Commissione integralmente dedicata alle più gravi situazioni di sovraccarico di lavoro negli uffici giudiziari,

f) renda operativa al più presto la Struttura Tecnica Organizzativa presso la VII Commissione dando ad essa le necessarie risorse materiali ed umane,

g) intervenga con indicazioni organizzative negli uffici giudiziari invitando i dirigenti ad adottare, nei casi in cui si accertino situazioni di particolare gravità, tutte le misure idonee - avendo riguardo all'intera realtà dell'ufficio - per consentire, anche mediante variazione tabellare urgente, una trattazione programmata, ordinata e selettiva degli affari mediante l'individuazione trasparente delle priorità di trattazione in tutti quei casi evidentemente ormai insostenibili dai magistrati e dai cittadini,

h) vigili perché la prossima assegnazione dei magistrati in tirocinio non sia l'occasione per riversare su di loro il lavoro meno qualificato ed i ruoli più pesanti

i) raccolga, anche avvalendosi delle prossime relazioni di inaugurazione dell'anno giudiziario, i dati salienti delle situazioni più disagiate di lavoro, elabori un quadro complessivo e ne diffonda i risultati

MD chiede che il Ministro

a) proceda al più presto ad un non più rinviabile piano di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, che da ogni parte viene indicato come la premessa essenziale per una razionalizzazione delle risorse e per la migliore resa del servizio;

b) proceda senza ritardo all'aggiornamento della pubblicazione di dati statistici omogenei sui flussi di lavoro giudiziario sul sito istituzionale, fornendo a ciascun ufficio le risorse per portare a conclusione la pulizia delle banche dati locali, nonché gli strumenti per gestire in modo efficace e coordinato i dati relativi al personale,

c) collabori con il CSM fornendo le strutture e le risorse umane necessarie alla diffusione delle prassi virtuose e progetti di innovazione che in molte sedi vedono proficuamente impegnati magistrati, avvocati, funzionari, università ed enti locali,

Md si impegna perché l'ANM

sostenga con forza tutte queste richieste, organizzando anche al più presto occasioni pubbliche di confronto e dibattito con l'avvocatura, i dirigenti ed i funzionari amministrativi giovandosi dei dati in tal modo raccolti e dei lavori in corso nel gruppo appositamente istituito, nonché della discussione che le sezioni locali saranno impegnate a tenere.

Roma, 23.1.2009

L'Esecutivo di magistratura democratica

10 02 2009
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