Esattamente tre anni fa il 29 marzo 2002 veniva trasmesso alle camere il
disegno di legge di controriforma dell'ordinamento giudiziario.
Sono passati tre anni e la controriforma, tra maxiemendamenti,
blindature e voti di fiducia è ancora in discussione al Senato ( anche
grazie al rinvio al parlamento da parte del Presidente della Repubblica).
Tra pochi giorni sapremo il calendario della discussione parlamentare,
ma non dobbiamo dimenticare che mancano 68 giorni di lavoro parlamentare
da oggi alla fine della legislatura.
La nostra non è stata una resistenza meramente ostruzionistica ad una
controriforma che abbiamo sempre valutato come pessima, ma ricca di
proposte e disponibilità al confronto. La recezione di una di queste
proposte ( l'abbandono del sistema dei concorsi per titoli ed esami per
la progressione in carriera) in un emendamento di un esponente della
stessa maggioranza governativa ( il sen. Salerno) alla proposta in
discussione al Senato è un indubbio risultato positivo.
Come un successo, ovviamente parziale e non definitivo, è che a fronte
di una maggioranza parlamentare schiacciante e di un Ministro sordo a
qualsiasi confronto, oggi l'iter legislativo sia lungi dall'essere
completato.
Successo che va a merito di tutta la magistratura e dell' Associazione
Magistrati.
Non vi è spazio per nessuna rassegnazione o incertezza.
Dobbiamo continuare nella strada di contrapposizione chiara, decisa e
responsabile che abbiamo praticato in questi tre anni.